La cucina continua ad evolversi…
C’era una volta il tinello: l’ambiente operativo che, nelle case di una volta, era separato dalla cucina vera e propria. Che a sua volta era separata dalla sala da pranzo e da quello che veniva definito il “salotto buono”, nel quale si accoglievano gli ospiti. Quattro spazi diversi per quattro funzioni ben distinte. Poi le cose sono cambiate… Negli ultimi decenni, infatti, l’interior design delle abitazioni contemporanee ha visto muoversi le cucine verso la zona pranzo e il living, fino a fonderle in un unico ambiente open-space. Una sorta di “pangea domestica”.
Ma questa deriva dei continenti all’interno della casa, lungi dall’idea di fermarsi, continua imperterrita il suo movimento, coinvolgendo e modificando anche l’idea stessa della cucina.
Oggi, dunque, stiamo assistendo a una tendenza che rimette in discussione il concetto di cucina a vista e di spazio aperto come lo intendevamo prima. L’ambiente cucina, infatti, tende nuovamente a scomparire o perlomeno ad appartarsi…
Nasce la cosiddetta “cucina invisibile”; una cucina nascosta, più introversa e discreta.
La cucina sta perdendo i suoi aspetti più caratteristici e tradizionali, abbandona ogni orpello visivo per vestire abiti sempre più minimali. Alla ricerca di soluzioni che rispondono al bisogno di armonizzare in maniera sempre più stretta estetica e funzionalità.
“Prima amavo moltissimo le cucine aperte, ma ultimamente preferisco che non siano protagoniste. Mi piace vederle ma non amo sentire i fastidiosi rumori che si generano muovendo piatti e posate. Quindi per me un elemento di separazione è fondamentale. Giuliano Andrea dell’Uva
Leggi tutta l’intervista all’architetto Giuliano Andrea dell’Uva.
Cucine sempre più minimali
Una delle caratteristiche distintive delle cucine invisibili è la loro trasformazione in volumi semplificati, lisci, dal design essenziale.
Le cucine oggi non vengono più concepite come un insieme di elementi separati, ma come blocchi unici e compatti, che si integrano con discrezione nello spazio circostante. Linee geometriche pure, squadrate o dolcemente arrotondate, caratterizzano i mobili da cucina, realizzati con materiali di alta qualità come legni in diverse finiture, marmi o acciaio, che conferiscono al progetto solidità e alto valore estetico. In questo contesto, ogni elemento a vista viene eliminato, regalando alla cucina un aspetto pulito e senza distrazioni visive.
L’area operativa nascosta
Un’altra caratteristica delle cucine invisibili è la possibilità di nascondere completamente la zona operativa, in particolare lavelli, piani cottura e piani di lavoro, dietro ante scorrevoli a scomparsa o saracinesche richiudibili.
Al termine dell’utilizzo, la zona lavoro scompare totalmente per lasciare a vista solo l’essenza della cucina. Questa soluzione è particolarmente apprezzata in case con spazi aperti, dove le funzioni della cucina devono rimanere discrete senza interrompere la continuità visiva con il resto dell’ambiente. La cucina a scomparsa, inoltre, contribuisce a mantenere l’ordine e la pulizia della zona operativa, conferendo all’ambiente un senso di armonia estetica.
Boiserie e divisori filtranti tra cucina e living
La boiserie, elemento decorativo e funzionale, sta assumendo un ruolo centrale anche in cucina. E in particolare nelle “cucine invisibili”. La boiserie può creare pareti divisore flessibili, semi-trasparenti – a giorno o attrezzate su entrambi i lati – che al bisogno possono essere aperte o richiuse totalmente tramite setti scorrevoli o porte integrate a scomparsa.
La boiserie, insomma, consente di mantenere distinte la zona cucina dal living in modo discreto, senza separare nettamente gli spazi se non quando è necessario. Dall’altro lato, essendo quasi sempre realizzata con le stesse finiture della cucina – legno in varie essenze finiture, ma sempre più anche in acciaio inox a vista o laccato – la cucina resta parte integrante della zona giorno, ma pressoché quasi invisibile.
Non da ultimo, le porte a scomparsa integrate nella boiserie possono celare anche vani di servizio come ripostigli, dispense, lavanderie o zone di lavaggio, aumentando la funzionalità dell’ambiente senza rinunciare allo stile e all’eleganza dell’ambiente.
Isole come sculture monolitiche
In molte cucine moderne, l’isola rappresenta l’elemento più importante: non solo dal punto di vista funzionale, ma anche e soprattutto da quello estetico. L’isola della cucina, però, tende a trasformarsi in un vero e proprio blocco monolitico, molto simile a una scultura contemporanea. Realizzate in materiali come marmo, pietra o acciaio, le isole delle cucine oggi si presentano con superfici lisce e minimali, con il piano cottura a filo (e spesso con cappa aspirante integrata nel piano) per non interrompere la linearità delle superfici.
Questi elementi, privi di dettagli decorativi, appaiono “muti” ma, all’occorrenza, rivelano tutta la loro funzionalità mostrando come bellezza e praticità possano convivere armoniosamente.
Elettrodomestici integrati e nascosti
L’integrazione completa degli elettrodomestici è un’altra peculiarità delle cucine a scomparsa. Ogni apparecchio – dal frigorifero al forno, dalla lavastoviglie al microonde – scompare dietro ante per confondersi con il resto della cucina, garantendo così un look omogeneo e pulito. Le moderne tecnologie, poi, hanno reso questi elettrodomestici sempre più performanti, silenziosi e discreti, in modo da non interferire con l’atmosfera del living, rendendo la cucina parte del contesto, ma senza mai disturbarlo o interferire con esso.
Aperture a gola per un design più pulito
L’assenza delle maniglie può essere un altro tratto distintivo di quelle che chiamiamo le cucine invisibili. Per mantenere la linearità delle superfici, alcune cucine adottano sistemi di apertura a gola, che consentono di aprire cassetti e ante senza l’ausilio di maniglie a vista.
Questo dettaglio consente al loro design di esprimersi in modo più minimale. La gola, infatti, crea decisi tagli orizzontali, forti segni grafici che ne interrompono, esaltandole, le linee.
La doppia cucina: bellezza scenografica e funzionalità nascosta
Nelle abitazioni più spaziose, la tendenza della cucina invisibile ha portato alla creazione di due aree separate: una più scenografica e una funzionale.
La cucina principale, integrata con il living, è molto studiata nel design e nasce per essere ammirata. Oltre a questa, spesso nascosta dietro una parete o collocata in un ambiente separato, si trova una seconda cucina, più funzionale e operativa, dove si svolgono tutte le operazioni pratiche – stoccaggio preparazione, cottura e lavaggio – senza intaccare la bellezza dell’ambiente principale.
Una soluzione che offre un perfetto equilibrio tra estetica e praticità.
In questo universo domestico, sempre più orientato alla fusione organica degli spazi, la ‘cucina che scompare’ è una tendenza che risponde al desiderio di esaltare al massimo la bellezza dell’ambiente senza mai rinunciare alla massima funzionalità: che viene sempre più nascosta, ma mai penalizzata. Il design delle cucine si integra così finalmente con quello del living. E torna ad essere protagonista, mai sfacciata, dell’ambiente domestico.