Dalle antiche spade di Damasco alle moderne cucine di design, passando per il ponte di Brooklyn…
L’acciaio: una storia lunga 2.000 anni
Tutti conosciamo l’acciaio; una lega di ferro e carbonio dalle altissime prestazioni: forte e duraturo, flessibile e resistente, leggero e inossidabile.
Ma forse meno persone conoscono la storia e l’evoluzione dell’acciaio. Una storia antica e affascinante che risale a oltre 2.000 anni fa.
Anche se l’acciaio di oggi è il risultato di importanti processi evolutivi e le sue caratteristiche (e prestazioni) sono molto diverse da quelle di un tempo, esisteva nell’antichità un suo antenato così duro che, si diceva, era in grado di tagliare qualsiasi altro metallo!
Le origini dell’acciaio
L’acciaio, dicevamo, era conosciuto già nell’antichità. Intorno al V secolo a.C., si forgiava il famoso acciaio di Wootz, o acciaio di Damasco. Una lega rinomata per le sue eccezionali doti di durezza e resistenza, il cui elaborato processo di produzione era noto solo a pochissimi artigiani specializzati. Questo lo rendeva un materiale molto raro e pregiato, che veniva utilizzato nella produzione di spade, principalmente per i nobili o i reali.
Col tempo, le tecniche di forgiatura dell’acciaio si sono molto sono evolute, ma hanno sempre mantenuto un carattere artigianale. Fino all’avvento della Rivoluzione Industriale.
La produzione industriale dell’acciaio
Ed è proprio nell’Inghilterra del XIX che l’acciaio inizia ad essere prodotto su larga scala. Questo significava grandi quantità a costi ridotti.
Con il nascere delle prime acciaierie, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, l’architettura e l’ingegneria conobbero uno sviluppo fino ad allora impensabile. La forza, la resistenza, la durata e l’inossidabilità dell’acciaio consentirono di oltrepassare i limiti imposti dai materiali utilizzati fino ad allora.
Pensate solo al ponte di Brooklyn (1883) retto da 4 cavi in acciaio del diametro di 28 cm l’uno! O alla struttura in acciaio che sostiene i 102 piani (oltre 400 metri) dell’Empire State Building. Costruito in un solo anno, fra il 1930 e il 1931, era il più alto grattacielo al mondo.
L’acciaio era diventato il simbolo di un’era di progresso.
L’acciaio nell’arredamento
L’uso dell’acciaio nell’arredamento fonda le radici nella prima metà del XX secolo, in particolare negli ambienti del Bauhaus di Weimar, in Germania. Qui i designer hanno iniziato a interrogarsi su come sfruttare questo prodotto così innovativo anche nell’arredamento domestico. L’obiettivo era portare nelle case gli stessi elementi di modernità, leggerezza e funzionalità che avevano rivoluzionato il mondo dell’architettura.
Nasce in quegli anni il mobile in tubolare d’acciaio curvato, reso celebre dai visionari designer dell’epoca. Qualche esempio?
La celeberrima sedia Wassily, o model B3, disegnata nel 1925 da Marcel Breuer.
La lounge chair Barcelona in acciaio cromato e pelle, progettata nel 1929 da Mies Van Der Rohe, ancora oggi un’icona del design moderno.
O la sedia Cantilever di Mart Stam, creata nel 1926. Priva delle gambe posteriori è stata un esempio di design audace grazie alla sua struttura in acciaio: leggera, flessibile e resistente.
Questi sono solo tre dei tantissimi arredi in acciaio prodotti ancora oggi, dopo un secolo! Tavoli e tavolini, poltrone, lampade e moltissimi complementi d’arredo sostituirono in quegli anni la struttura in legno o ferro con quella in acciaio. Dapprima per ragioni funzionali, poi anche (e sempre più) per motivi estetici. L’acciaio inox infatti, soprattutto nella sua finitura lucida, enfatizzava l’idea di modernità e di lusso. Per questo era uno dei materiali privilegiati, anche nel periodo Art Déco (tra gli anni ’20 e ’30 del XX secolo), per la creazione di mobili e oggetti d’arte. La sua lucentezza e la capacità di essere modellato in varie forme, lo rendevano perfetto per rappresentare un nuovo stile d’arredo, più moderno ed elegante. Non solo nel soggiorno, ma anche in cucina.
L’acciaio entra nelle cucine
L’uso dell’acciaio nelle cucine industriali e professionali
L’introduzione dell’acciaio in cucina è strettamente legato alla crescente industrializzazione e alla necessità di utilizzare materiali sempre più resistenti, inattaccabili dalla ruggine e, soprattutto, igienici.
L’approdo dell’acciaio nelle cucine, segna un altro capitolo affascinante della sua evoluzione. Con la rapida crescita delle industrie alimentari e ristorative, l’acciaio dimostrava di essere l’elemento più indicato per le cucine industriali e professionali.
Dalle cucine dei ristoranti e degli alberghi, che crescevano sempre più numerosi nell’Europa fin de siècle, scompaiono così le vecchie stufe in ferro o ghisa, che venivano sostituite da cucine più moderne e funzionali, realizzate in acciaio.
Gli chef professionisti del tempo impararono da apprezzare l’acciaio inox per la sua durata, la sua resistenza all’usura, all’umidità e alle temperature estreme. Ma soprattutto per la facilità di pulizia, indispensabile per mantenere le condizioni igieniche necessarie.
L’acciaio entra anche nelle cucine domestiche
Alcuni pionieri, vista la praticità e la funzionalità delle cucine industriali in acciaio, iniziarono fin da subito a portarle anche in casa. Ma è solo dal secondo dopoguerra che la popolarità dell’acciaio in cucina comincia a crescere significativamente, anche per l’uso domestico. Questo è un periodo di grandi cambiamenti nella società, nella tecnologia e nella sperimentazione di nuovi materiali. Anche in ambiente domestico.
La crescita del tenore di vita faceva porre un’attenzione sempre maggiore, in tutta la casa ma soprattutto in cucina, alla qualità, alle performance e, ovviamente, alla facilità di pulizia degli arredi. È tra gli anni ’50 e ’60 che la cucina in acciaio si diffonde molto rapidamente nelle case americane. Era un simbolo di ricchezza e di stile, di modernità e di progresso.
Le cucine moderne in acciaio inox
Dagli anni ’70, con l’esplosione del mobile di design, anche le cucine hanno subito parecchie evoluzioni di stile. Ma l’acciaio inossidabile è rimasto, ed è tutt’oggi, uno dei materiali privilegiati per la realizzazione di cucine domestiche di alta qualità.
In molti casi viene combinato con altri materiali (principalmente con pietre, marmi e legno) per integrare e coordinare la cucina con lo stile della casa.
Ma sempre più spesso, grazie anche all’evolversi delle tecniche di lavorazione, l’acciaio viene preferito a vista. Non solo per ragioni pratiche e funzionali (resistenza, igienicità, facilità di manutenzione), ma anche per ragioni estetiche. La forza e la bellezza dell’acciaio, infatti, può creare interessanti contrasti con gli arredi, può aumentare la luminosità dell’ambiente o valorizzare la cucina come oggetto scultura. Inoltre l’acciaio può essere trattato con finiture naturali, lucide a specchio o opache (orbitato a mano o satinato ‘scotch-brite’).
Le cucine Abimis in acciaio inox
Abimis è un’azienda che da 10 anni produce esclusivamente cucine in acciaio inox. Sono cucine di altissimo livello e sono tutte realizzate a mano, su misura. Sono cucine in acciaio di tipo semiprofessionale, o cucine di derivazione professionale, che coniugano perfettamente design e performance, funzionalità e resistenza. Uniscono cioè le prestazioni delle migliori cucine professionali (quelle usate dagli chef, per intenderci) a un design minimale ed estremamente curato, che si adatta ad ogni tipo di abitazione.