Sulla Quinta Strada, all’interno di uno storico grattacielo — un’icona dell’Art Déco nwewyorkese affacciata su Central Park — si trova questo appartamento che sfugge ai cliché del minimalismo contemporaneo per abbracciare una raffinata estetica classica.
Un progetto, firmato dal rinomato Marti Brûlé Studio, nel quale il tempo sembra sospeso, tra boiserie in legno chiaro, pavimenti dipinti con righe avorio e antracite, boiserie su misura e dettagli che raccontano di un lusso elegante e misurato.
In questo contesto unico si inserisce una cucina Abimis, scelta da Martin Brûlé per la sua capacità di coniugare tecnologia professionale e sartorialità, che dialoga con lo spazio in modo sorprendente. E lo fa con un linguaggio che rompe lo schema classico predominante ma che, al tempo stesso, si inserisce perfettamente nell’ambiente che la ospita.
Brûlé, ha scelto una cucina della linea Ego in acciaio orbitato a mano per la sua capacità di coniugare tecnologia professionale, eleganza sartoriale e capacità di adattamento ai contesti più diversi. E ne ha creato una versione “tailor made” pensata apposta per questa casa.
La composizione della cucina Ego di Abimis si sviluppa in tre elementi distinti: ognuno con una funzione diversa, ma uniti tra loro dalla coerenza estetica del progetto.
Il primo blocco è incassato in una nicchia rivestita in pietra naturale — un granito a venature verdi — che fa da fondale scultoreo al piano lavaggio e agli elementi contenitivi in acciaio. Nello stesso materiale sono realizzati anche la mensola che ospita la cristalleria e il piano snack, sorretto da una colonna, anch’essa in granito, che delimita visivamente la nicchia.
Il secondo elemento, che ospita la zona cottura, si colloca sulla parete opposta. Qui, un alto schienale in acciaio lucido a specchio riflette la luce amplificando lo spazio. Il blocco è sormontato da una cappa in acciaio di tipo professionale, una presenza dalla discreta autorevolezza.
Il terzo blocco, il più importante, è l’isola centrale: questo è il cuore operativo della cucina, con il lavello integrato e numerosi contenitori nella base. Le ante arrotondate a filo, con cerniere a scomparsa, un sistema di ante brevettate Abimis, celano anche una cantinetta su misura per i vini.
L’acciaio orbitato, con la sua superficie morbida e leggermente setosa, riflette le tonalità calde del legno circostante senza creare contrasti eccessivi. Al contrario, si integra con naturalezza in un ambiente dominato da materiali naturali e colori desaturati.
Le maniglie a pomolo, fornite dal cliente e inserite, aggiungono un dettaglio rétro che ben si accorda con l’insieme, rivelando ancora una volta la straordinaria capacità di Abimis di adattarsi alle più diverse richieste di personalizzazione, senza mai rinunciare alla qualità costruttiva ed estetica del progetto.
Questa realizzazione dimostra come una cucina di tipo professionale possa uscire dal perimetro funzionale per diventare elemento d’arredo, parte integrante di una visione stilistica complessa. Una cucina che sa farsi discreta, ma che conquista con la sua presenza essenziale e la perfezione dei dettagli.
Un nuovo esempio di come Ego, pur restando fedele alla propria identità, sappia parlare tutte le lingue del design. Anche quella della classicità.
Scopri QUI tutte le realizzazioni “tailor made” di Abimis.